Harry Hole non è
esattamente un impiegato statale modello. Come membro della polizia di Oslo,
uno che è allergico a qualunque tipo di autorità, che tende periodicamente alla
depressione e, soprattutto, non disdegna di presentarsi al lavoro ubriaco un
po'di scetticismo - a voler essere generosi - è normale che lo susciti. Ma
nonostante i suoi modi ruvidi e scostanti non gli guadagnino la simpatia dei
colleghi, il suo intuito e il suo spiccato senso della giustizia ne fanno il
migliore sulla piazza. Ed è la sua capacità di vedere più in là degli altri a
suggerirgli che, dietro un traffico d'armi che coinvolge un gruppo di
neonazisti, si nasconda qualcosa di più grosso. I bossoli ritrovati sui monti
intorno a Oslo appartengono infatti a un Märklin, un fucile tedesco di cui sono
stati costruiti solo trecento esemplari, e che, grazie alla sua straordinaria
precisione, è lo strumento ideale per un killer professionista. E mentre alcuni
veterani dell'esercito norvegese iniziano a morire in circostanze sospette, sulle
tracce di quell'insolita arma, Hole si addentra in una palude di tradimenti e
vendette che si annida nel passato e da cui sarà difficile riemergere.
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