sabato 25 gennaio 2014

CONSIGLIO COME ANTICIPAZIONE - Fondata sulla cultura, di Gustavo Zagrebelsky, Einaudi 2014




L'arte e la scienza «sono» libere, dice la Costituzione. E «devono esserlo». La cultura asservita a interessi politici ed economici tradisce il suo compito. Gli uomini di cultura devono guardarsi dalla più sottile delle insidie: mettersi al servizio in modo non volontario e quasi inavvertito.

La società non è la somma di rapporti bilaterali concreti, tra persone che si conoscono reciprocamente. È un insieme di rapporti astratti di persone che si riconoscono come appartenenti a una medesima cerchia umana, senza che gli uni nemmeno sappiano chi sono gli altri. Come può esserci vita comune, cioè società, tra perfetti sconosciuti? Qui entra in gioco la cultura. Dopo Fondata sul lavoro, Gustavo Zagrebelsky prosegue la sua riflessione sui princìpi della Costituzione: al centro di questa riflessione stanno le idee, la loro importanza nella nostra esistenza, la gioia che possono procurare e i pericoli che ne insidiano l'autenticità. Senza idee, non c'è cultura; senza cultura non c'è società. E, senza libertà della cultura non c'è libertà della società.




Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.