lunedì 20 gennaio 2014

CONSIGLIO - Chi governa il mondo? La dimensione globale della democrazia, di Sabino Cassese, Il Mulino 2013



Il mondo fino a ieri era retto dagli Stati nazionali, che pur esercitando un peso diverso si intendevano tra loro tramite trattati internazionali. Un lungo processo di disaggregazione li ha tuttavia investiti e da circa vent'anni essi sono avvolti in una rete di organizzazioni governative e non governative al punto che oggi si calcolano circa duemila organismi internazionali cui in qualche modo bisogna sottostare. Dalla protezione ambientale alla sicurezza del cibo, dagli standard finanziari alla regolazione antitrust, dalle telecomunicazioni al riciclaggio non c'è quasi più alcuna attività umana che sfugga ad una qualche regolamentazione sovrastatale, che tuttavia non è sovraordinata verticalmente, ma piuttosto interagisce a livello orizzontale, laterale, diagonale, ora sugli Stati ora su singoli attori. Le politiche globali si basano su accordi, contratti, cooperazione transnazionale, riconoscimento reciproco, poteri condivisi: modalità che rendono inutilizzabili le mappe del potere che abbiamo conosciuto sinora e per le quali necessitiamo di nuovi riferimenti.




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